Emozioni e fatiche di fine anno scolastico

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Uno sguardo più ampio: Emozioni e fatiche di fine anno scolastico

Gli ultimi mesi di ogni anno scolastico sono, per chi vive e lavora nel mondo della scuola, mesi che mettono a dura prova.

Fatica, stress, ansia e superlavoro connotano gli ultimi giorni di scuola. Sempre! Ogni anno! 

Ci ritroviamo tutti gli anni, indipendentemente dal grado scolastico, a fare gli stessi discorsi, a parlare delle stesse emozioni, delle stesse preoccupazioni.

Ma poi? C’è solo questo? Il “cos’altro?” è soverchiato dalle fatiche fisiche, emotive e intellettuali.

Per esempio c’è tutto il grande lavoro che abbiamo svolto e che ha portato i nostri alunni a scoprire cose nuove, ad acquisire nuove competenze e a consolidare quelle che già possedevano.

Li abbiamo aiutati a scoprire l’importanza delle relazioni e magari hanno anche imparato a gestirle un po’ meglio e forse noi con loro.

C’è la creatività che abbiamo messo in gioco e ci sono i tanti progetti che abbiamo realizzato.

E’ vero, questo discorso non vale sempre per tutti e per tutto.

Ma a ripensarci questo nostro lavoro ci offre la possibilità di seminare per il futuro, di offrire e offrirci opportunità.

E forse proprio il peso della consapevolezza di questo aspetto è una delle cose che ci “stanca” così tanto. 

Ma torniamo al “Cos’altro?”. Proviamo a fermarci e ad andare alla ricerca, da soli o laddove possibile in compagnia, dei colleghi, dei  genitori o dei nostri alunni. 

Questi mesi finali sono anche mesi di bilanci e i bilanci sono spesso utili se utilizzati in un’ottica di costruzione.

Si può vedere cosa ha funzionato e cosa no, cosa pensiamo di tenere di questo anno appena trascorso e di portarlo dietro il prossimo anno scolastico e cosa invece decidere di lasciar andare.

E’ interessante far emergere e rendere evidente tutto il lavoro svolto anche solo con una semplice mappa che ci permetta di avere una fotografia, una visione d’insieme.

Insomma renderlo visibile per rifletterci da soli o in team.

È lì, lo vediamo e su di esso possiamo fermarci a pensare e magari in questo nostro pensare possiamo porci domande del tipo:  

Quali “fatiche” potrei provare ad eliminare o a ridurre per il prossimo anno scolastico? E con quali strategie?

Riesco a individuare alcune piccole azioni da attuare per ridurre almeno un po’ lo stress e la fatica per il prossimo mese di giugno?

Cosa mi piacerebbe imparare di nuovo con i miei alunni il prossimo anno?

Ripensando al lavoro svolto in quest’anno appena trascorso quali progetti/attività vorrei poter proseguire? 

Cosa vorrei sperimentare di nuovo?

Questi sono solo alcuni esempi.

Le domande che possiamo porci per trasformare una situazione sono molte ed è una utile pratica di riflessione per costruire nuovi percorsi.

Viviana Odetti






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