Da una visione piramidale a una visione reticolare

Da una visione piramidale a una visione reticolare: una modalità differente di “pensare” i contesti

Il mondo della scuola è costruito secondo una visione piramidale, dove ad ogni livello viene esercitato un certo tipo di potere consentito, riconosciuto e relativo alle proprie mansioni.

Questa modalità gestionale ha però alcuni limiti che, per chi vive il mondo della scuola, sono facilmente riconoscibili.

Un collaboratore che non collabora in nome del contratto, un insegnante che potrebbe rendere la scuola aperta, inclusiva e innovativa ma è di ostacolo a tutto ciò, un dirigente che decide di esercitare il proprio potere talvolta limitando creatività, voglia di fare, progettualità del personale che dirige, e così via. 

La gestione piramidale ha un senso in quanto porta ordine ma forse affiancare a questo tipo di gestione anche una visione reticolare dell’Istituzione, in cui tutti si collocano  con le proprie disponibilità e competenze, può diventare una risorsa importante.

Vivo la scuola da ormai tanti anni e la mia esperienza narra che laddove, pur riconoscendo i ruoli istituzionali, prevale una gestione nella quale tutti collaborano mettendo a disposizione le proprie abilità e competenze si creano realtà veramente interessanti e innovative.

Il concetto di rete, come risorsa a cui attingere e di cui fare parte, è molto interessante nell’ambito scolastico e non solo. 

Penso che l’innovazione, termine tanto di moda in questi tempi, passi innanzitutto attraverso un cambio di rotta prima di tutto mentale.

Si tratta di una modalità differente di “pensare” i contesti.

Purtroppo in parte del personale scolastico prevale la mentalità superiore/subalterno, visione che limita di fatto la possibilità di condividere idee e di apportare valore spontaneamente.

Ci sono collaboratori scolastici che hanno competenze spendibili nella scuola ma che sentendo forte il proprio ruolo non osano “andare oltre” o docenti che non “si permetterebbero mai” di condividere le proprie riflessioni con il Dirigente scolastico.

Vi è una sorta di soggezione da ruoli piramidali.

Nel nostro lavoro la collaborazione e l’integrazione di idee e competenze, intese a tutti i livelli,  è quello che ha permesso alla scuola di superare tante traversie e situazioni complicate a livello locale, sociale, istituzionale.

Nella scuola gli strumenti per lavorare in rete ci sono, manca però una mentalità che accompagni.

Non importa a che livello della scala gerarchica io sia, posso decidere di essere una risorsa per la rete scuola, con le mie abilità e conoscenze e dove io sono carente so di poter attingere ad altri nodi della rete. 

Il sistema scuola, come tutti i sistemi, è fatto di elementi e l’agire di uno di essi influenza l’agire degli altri.

Viviana Odetti

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