“Formazione e motivazione”

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Formazione 3: “Formazione e motivazione”

Produrre cambiamenti comportamentali non è facile e soprattutto non si può forzare nessuno al cambiamento.

Il cambiamento avviene solo quando chi apprende è sufficientemente motivato a farlo.

La motivazione è la molla dell’apprendimento.

Le persone imparano se pensano di poter utilizzare gli apprendimenti.

E questo vale se la formazione è commensurata alla quantità di energia impiegata e alla soddisfazione raggiunta.

Purtroppo spesso avviene uno spreco di risorse e di energie.

Si investono risorse umane, personali, finanziarie trascurando un po’ troppo la capacità di trasferire l’apprendimento nei risultati e nelle applicazioni pratiche del nostro lavoro.

Troppo spesso chi propone formazione incontra delle resistenze.

Occorre prendersene carico.

Il successo della formazione dipende in gran misura dalla motivazione di chi si approccia ad essa e da quanto quello che viene appreso  può trovare applicazione nel proprio lavoro.

La formazione non riguarda solo chi la fa e chi la riceve, ma investe e riguarda significativamente altri individui, quali il team e l’organizzazione in cui si è inseriti. 

Occorre coinvolgere, non imporre, gratificare, offrire programmi in linea con le esigenze dei partecipanti e immediatamente applicabili, dare il senso di una comunità con cui condividere le cose apprese e scambiarsi esperienze e metodi di applicazione. 

Pur essendo la motivazione un fatto soprattutto soggettivo, che ciascuno esprime a modo suo e in modi diversi, è un aspetto fondamentale sempre, sia nell’apprendimento degli insegnanti che in quello dei loro alunni e si alimenta nella reciprocità della comunicazione e di un positivo arricchimento.

Maria Grazia Cavallino

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