La danza della vita… per la vita

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Biodanza: la danza della vita… per la vita. Alla ricerca del benessere psico-fisico mediante il rinforzo di emozioni positive

  Che cosa succederebbe se, invece di costruire solo la nostra vita, avessimo la follia o la saggezza di danzarla?      

(Roger Garaudy)

La Biodanza è un sistema che mira alla ricerca del benessere psico-fisico mediante il rinforzo  di emozioni positive quali l’allegria, la gioia di vivere, l’affettività, la sicurezza in se stessi, l’abbondanza, la serenità, l’amore e con la loro espressione coerente attraverso la danza, la musica, l’incontro con l’Altro ed il gruppo.

È movimento danzato creativamente, senza schemi precisi se non quelli indicanti un movimento ritmico o fluido, vitale o rilassato, con musiche appositamente e scientificamente selezionate per indurre particolari “vivencia”, termine della lingua spagnola che significa esperienza vissuta con grande intensità da un individuo nel momento presente, che coinvolge il movimento e l’affettività.

L’ideatore della Biodanza è stato Rolando Toro Araneda (Santiago del Cile 19/04/1924), libero pensatore, educatore, psicologo, poeta, artista, antropologo cileno che dagli anni ’60 ai primi 10 anni del 2000 ha creato e divulgato in tutto il mondo questo potente strumento di integrazione dei nostri talenti e potenziali genetici attraverso la musica, la danza, l’incontro con se stessi, con il gruppo e tutto il Sistema Vivente.

È un incontro autentico con la propria identità e con gli altri attraverso “ronde” cioè libere espressioni e condivisioni emotive del gruppo in cerchio ruotante unito attraverso le mani, sperimentazioni  di camminata, di accarezzamento, di accoglienza, di contenimento, di danze individuali, di coppia ed in gruppo.

La Biodanza deve essere fatta in gruppo perché l’esercizio cioè la “vivencia” ci pone nell’ottica dell’incontro, per lo sviluppo ed il nutrimento dei legami che ci uniscono a noi stessi, all’Altro e al Mondo che ci circonda.

La strutturazione di un incontro di Biodanza segue un ritmo naturale (curva fisiologica) con un inizio ritmico attivante ed energizzante, seguito da un momento centrale di approfondimento del tema, seguito da un rallentamento con musiche più melodiche e rilassanti e con la possibilità di rallentare, riposarsi e rigenerarsi all’interno del gruppo che è matrice affettiva, l’incontro si conclude con musiche riattivanti che consentono il ritorno alla realtà.

La Biodanza  favorisce l’integrazione dei due emisferi cerebrali, fisiologicamente collegati dal corpo calloso ma psicologicamente separati da una cultura occidentale prevalentemente razionale, analitica, cognitivo/verbale, riequilibrando  lo scompenso che tale cultura comporta.

Favorisce lo sviluppo delle facoltà creative dell’individuo.

La sensazione di benessere dopo una sessione è proprio data dall’equilibrio tra questi due estremi che favorisce l’equilibrio neurovegetativo (omeostasi) e di conseguenza la riduzione dell’ansia e degli stress negativi.

Con le sessioni di Biodanza si cerca di risvegliare il dono dell’espressione personale per cui non verrà richiesta una performance perfetta o un tecnicismo ma una creazione esistenziale: ciò che siamo nel “qui e ora”.

Marta Francia

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