Impariamo a pianificare

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Educazione finanziaria – “Impariamo a pianificare”

 

Una delle definizioni più celebri di “economia” è quella di Lionel Robbins, secondo il quale “l’economia è la scienza che studia la condotta umana nel momento in cui, data una graduatoria di obiettivi, si devono operare delle scelte su mezzi scarsi applicabili ad usi alternativi”. 

In altre parole, secondo Robbins, ogni qualvolta un individuo sceglie come utilizzare le proprie risorse (necessariamente) scarse per soddisfare al meglio i propri bisogni questi compie una decisione economica.

Possiamo dunque affermare che ogni giorno compiamo delle decisioni economiche, scegliamo quanto spendere, cosa acquistare nell’immediato e quali spese possono, invece, essere rimandate.

Ogni giorno, talora consapevolmente, talaltra con leggerezza, scegliamo quanto ricchezza destinare ai bisogni futuri e quanto investire per conservare o far crescere nel tempo il valore del proprio risparmio.

Il bilancio familiare

Un buon pianificatore, non risparmia quello che rimane dopo aver speso, ma spende quello che rimane dopo aver risparmiato (almeno così ha detto W. Buffet)!

Prima di individuare un obiettivo di risparmio, tuttavia, è assolutamente necessario comprendere le dinamiche del nostro bilancio familiare: una buona pianificazione finanziaria parte dall’analisi della situazione finanziaria della famiglia. 

Per valutare di cosa sei capace è, infatti, indispensabile partire dalla situazione passata e attuale: devi quantificare quanto entra e quanto esce abitualmente dalla ‘cassa’ di famiglia, tenendo conto delle caratteristiche delle tue fonti e dei tuoi consumi.

In altre parole devi imparare, pian piano, mese per mese, a considerare tutte le tue entrate (di qualsiasi origine e con qualsiasi frequenza si manifestino) e le tue uscite (impegni pregressi e regolari come la rata del mutuo, bollette delle utenze, spese correnti e spese impreviste, etc.).

Potrai così individuare le spese ordinarie che è probabile si ripetano anche l’anno prossimo e le spese straordinarie che ti hanno ‘sorpreso’ l’anno appena trascorso.

La registrazione di entrate e uscite mensili, il monitoraggio periodico del bilancio familiare e la pianificazione ti permetteranno di identificare e ridurre eventuali sprechi, gestire più efficacemente le tue risorse e realizzare i tuoi obiettivi di consumo e risparmio

Qualche consiglio utile:

È buona norma suddividere in un registro entrate e uscite per categoria: tale accorgimento aiuta a non tralasciare voci di spesa che, magari, si ripetono con cadenza 2 annuale o bi-annuale (il pagamento dell’IMU, ad esempio), ma incidono sul bilancio in maniera considerevole. 

Aggiornare costantemente il registro delle tue uscite, raccogliendo ricevute e scontrini  e annotando quotidianamente le singole spese, può essere molto utile.

Per coloro che non hanno mai gestito un budget familiare, che pianificano per la prima volta o che riconoscono di non essere particolarmente bravi a evitare spese superflue, potrebbe essere addirittura indispensabile, almeno per i primi tempi! 

Per TUTTI, in ogni caso, è assolutamente consigliabile individuare un giorno fisso (l’ultimo giorno di ogni mese, per esempio!) in cui dedicare del tempo all’aggiornamento degli elenchi e al monitoraggio del bilancio. 

Le spese voluttuarie frequenti ma di piccolo importo su base giornaliera tendono a essere sottovalutate: un fumatore di solito considera solo il costo quotidiano di acquisto delle sigarette (pari a circa 3 €) e perde di vista le risorse complessivamente spese nel corso di un anno (pari a circa 1.100 €)!

Nel primo anno di gestione del bilancio, pertanto, sarebbe utile tener conto anche delle spese di importo unitario molto basso (il caffè al bar, ad esempio).

In tal modo, al termine dell’anno sarai in grado di calcolare se una determinata categoria di spesa incide sulle spese annuali complessive per un importo considerevole (superiore all’1% del totale) o meno (inferiore all’1% del totale): nel secondo caso, a partire dall’anno successivo, potrai concederti di non registrarla e facilitarti il compito!

Infine, se una determinata categoria di spesa incide per una quota notevole sul totale, potrebbe essere utile disaggregarla per verificare se non è possibile ridurla almeno in parte, comprimendo le singole sotto-voci. 

Un aiuto può essere quello di creare un foglio excel dove compilare:  un elenco delle entrate derivanti da redditi (lavoro, pensione ecc., propri e degli altri membri che contribuiscono al sostentamento del nucleo famigliare), rendite immobiliari (affitti ecc.), rendite finanziarie (bot, obbligazioni, ecc.), altre fonti (rimborsi, donazioni, eredità, ecc.); un elenco delle spese, per praticità aggregate per area di riferimento (casa e bollette, assicurative e finanziarie, alimentari e acquisti vari, spese mediche e cura della persona, hobbies e tempo libero, auto e trasporti, spese per i figli), nonché delle uscite imputabili agli impegni pregressi (mutui, prestiti, etc.) o alle tasse, con indicazione esplicita della frequenza con cui si fa fronte a tali uscite.

Dopo aver compilato tutti i campi, l’applicativo calcolerà la differenza tra entrate e uscite: la tua capacità di risparmio!

Resta da controllare che la tua capacità di risparmio sia allineata ai tuoi obiettivi di risparmio. 

Marco Oggero
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